DIOCESI DÌ MONZA PER
L’ITALIA
DÌ
TRADIZIONE ORIENTALE
+ MARIO METODIO
VESCOVO AUSILIARE
AMENDOLARA
25 Luglio 2015
Dalla
residenza vescovile.
Lettera
aperta a MONS NUNZIO GALANTINO
SEGRETARIO
GENERALE DELLA CEI
ECCELLENZA,
ormai è da tempo che tra noi
intercorre a sprazzi, una comunicazione epistolare, e nonostante i suoi impegni
onerosi per il servizio che svolge, presso la CEI, trova il momento di
rispondermi, con missive di avvenuto ricevimento delle mie.
Non
sono passate inosservate le sue dichiarazioni in merito alla sentenza della
corte di cassazione, che riporto testualmente:
Una "sentenza pericolosa" che limita fortemente
"la garanzia di libertà sull'educazione che tanto richiede anche l'Europa.
Mi permette di smentirla
Forse sarebbe meglio, che lei citasse l’Europa in modo
appropriato, perché .la storia le mi insegna docet. La suprema corte di
cassazione ha valutato anche in base a quanto già accennato nel 2010. Di seguito la storia.
L'Italia,
infatti, dal settembre del 2010 è al centro di una
procedura d'infrazione da
parte dell'Unione Europea per "violazione
della concorrenza e illegittimo aiuto di stato". La sentenza era prevista per maggio 2012 e, di fronte
a una (molto probabile) condanna, la Chiesa sarebbe stata costretta a
pagare le tasse arretrate dal 2005 ad oggi. Ma, con questo
colpo di spugna (demagogico per di più), molto probabilmente la procedura di
infrazione sarà prima congelata e poi cancellata, così lo Stato del Vaticano
inizierà a pagare solo dall'anno prossimo, risparmiando circa 4 miliardi di
euro (secondo stime per difetto). Insomma, Monti fa pagare al Vaticano 10 per
fargli risparmiare 1000. Piccolo excursus storico:
perché proprio dal 2005? Perché proprio quello fu l'anno in cui Silvio
Berlusconi decise di introdurre l'esenzione dall'Ici per la Chiesa,
rispolverando una proposta del governo (di centrosinistra) Amato, ripresa dal
secondo governo Prodi, in cui Pierluigi Bersani (proprio lui) era ministro
dello sviluppo economico. È curioso notare come, in materia di agevolazione
ecclesiastica e altre porcate come la legge elettorale del
"porcellum", Pd (e predecessori) e Pdl si trovino sempre d'accordo.
Un'altra curiosità è rappresentata dalla guerra di
cifre, che si è scatenata in questi giorni a proposito del futuro decreto
legge. Secondo l'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) lo Stato
risparmierebbe dai 500 ai 700 milioni di euro sicuri; l'Ares
(Associazione di Ricerca E Sviluppo sociale) stima un rientro di ben 2,2
miliardi di euro; Avvenire, invece, basandosi su misteriosi dati che
corrisponderebbero secondo il quotidiano della Cei ai conti pubblici, stima un
risparmio di meno di 100 milioni di euro. Della serie povera
Chiesa, che la facciamo pagare a fare?
Le "famiglie" in Italia sono circa 22
milioni. Dunque, come si vede nella tabella che segue, la chiesa costa ad ogni
"capo-famiglia" (cattolico o no) circa 600 euro all'anno. Se
consideriamo "sostanzialmente non-cattolici" il 70% di cittadini che
non frequentano le chiese, questo vuol dire che la chiesa cattolica costa allo
Stato quasi 2.000 euro all'anno per ogni "cattolico" e che il 70% di
questo peso economico grava sui non-cattolici.
Qui si intende per "famiglia" ogni "nucleo familiare",
anche composto di una sola persona. Quindi sono considerati "capi
famiglia" anche coloro che vivono soli.
spese o perdite fisse dello Stato,
per ogni anno
(valori 2007) |
milioni di euro
|
Immobili di proprietà di enti
ecclesiastici: esenzione da IVA e altre imposte statali
|
9.000,0
|
8 per mille sul gettito IRPEF
|
1.000,0
|
Insegnanti di religione nella
scuola pubblica
|
682,0
|
Turismo cattolico, elusione
fiscale (*)
|
650,0
|
Finanziamenti a scuole private
|
527,0
|
Esenzione delle attività
commerciali ecclesiastiche da IRAP e IRES
|
500,0
|
Esenz. ICI per le proprietà
ecclesiastiche
|
300,0
|
Grandi eventi (per es. Giubileo)
(***)
|
250,0
|
Esenz. fiscale per i reddito delle
scuole private (*)
|
150,0
|
Contr. regionali e comunali per
gli edifici di culto (*)
|
126,0
|
Esenz. fiscali per l'attività dei
preti, per es. funerali, matrimoni, battesimi (*)
|
45,0
|
Finanziamenti alle università
cattoliche
|
44,0
|
Cappellani militari
|
10,8
|
Contributo al fondo di sicurezza
sociale per i dipendenti del Vaticano
|
9,0
|
Fondo per gli edifici di culto
|
7,2
|
Contributi al fondo di previdenza
per il clero
|
7,0
|
Esenz. fiscali ai dipendenti del
Vaticano
|
4,0
|
Contributi agli oratori
|
2,5
|
Nuovi edifici di culto
|
2,0
|
Istituto S. Pio 5°
|
1,5
|
Assistenti religiosi nel SSN
|
1,2
|
Totale
|
13.319,2
|
(*) stima approssimativa
(**) imposta sul reddito dei fabbricati e delle persone giuridiche, imp. sulle compravendite
(***) media degli ultimi 10 anni
(**) imposta sul reddito dei fabbricati e delle persone giuridiche, imp. sulle compravendite
(***) media degli ultimi 10 anni
Tutto questo senza contare (mancano i dati) le
elargizioni alle varie università, ospedali ecc. della chiesa, i contributi e
le esenzioni fiscali alle associazioni di cattolici laici ed alle ONG gestite
dalla chiesa: un giro d'affari che coinvolge almeno due milioni di persone,
probabilmente con spese e perdite delle Stato intorno ai trecento milioni di
euro all'anno.
Stiamo parlando di oltre 13 miliardi di
euro, cioè ventiseimila miliardi di lire tutti gli anni,
cioè 36 milioni di euro al
giorno. Per rendersi conto della portata del problema, basta
considerare che con 13 miliardi di euro lo Stato potrebbe costruire ogni giorno800 appartamenti di 75 mq
ciascuno e venderli per 600 euro al metro quadro
(un quarto del prezzo di mercato nel 2007) dando così lavoro a circa 1 milione di persone, facendo
sparire la disoccupazione (quella vera) e mettendo fine per sempre alla
speculazione sugli affitti e sulle aree.
·
Mi permetta, di far notare una contraddizione in terminis,a
proposito della citazione dell ‘ Europa
che lei fa, perché stranamente poche settimane prima ,aveva espresso dissenso
verso altre indicazioni suggerite dall’ Europa all’Italia, in materia dei
diritti civili. intervenendo con vigore e sottolineando come non vincolante per
l’ordinamento giuridico italiano .Ancora pochi giorni fa ha sottolineato come
le priorità per il paese Italia sono altre, e lei non vede questa urgenza
dell’approvazione dello governo di nuove forme di riconoscimento affettivo, anche delle coppie gay. Vorrei capire se lei,
interviene come vescovo, come cittadino o come politico, perché il suo
argomentare, lascia ampio spazio ,a leggerla ,come preoccupato a una lotta di
conservazione dello status quo, non a caso per lei l’Europa è vincolante per
alcuni versi .mentre per l’altra no, più che dello status ad quem. Eccellenza,
Come vescovo di una piccola chiesa, che ho la gioia di vivere lontano da questi
inciuci e compromessi, mi rendo conto giorno per giorno, di come le parole del
Vescovo di Roma, Sua beatitudine, Francesco, a proposito della non
intromissione dei vescovi e del clero nelle questioni politiche di governo,
trovano sempre più accoglimento.
Probabilmente sono io che leggo male le omelie e i discorsi del
Papa Francesco ,perché lo ritengo uomo di Dio ,ma sono sempre più convinto che
, la parola del Santo padre, lo riveli un profeta dentro a una chiesa
clericale.
Smettiamola
di pensare che sia la Chiesa cattolica ad affamare l'Italia".
Così lei conclude la sua dichiarazione
riguardante la sentenza della cassazione.
Excusatio non petita, accusatio manifesta.
Le allego le risposte di
alcuni italiani in merito alle sue dichiarazioni, ogni tanto conoscere l’odore
delle pecore aiuta.
Con i sensi di stima.
+Mario Metodio