domenica 26 luglio 2015

lettera aperta a mons Nunzio Galantino Segretario CEI


CHIESA + CRISTIANA ANTICA + CATTOLICA E + APOSTOLICA
DIOCESI DÌ MONZA PER L’ITALIA
                                                                                    DÌ TRADIZIONE ORIENTALE          
+ MARIO METODIO
VESCOVO AUSILIARE




AMENDOLARA 25 Luglio 2015
Dalla residenza vescovile.


Lettera aperta a MONS NUNZIO GALANTINO
SEGRETARIO GENERALE DELLA CEI


ECCELLENZA,
ormai è da tempo che tra noi intercorre a sprazzi, una comunicazione epistolare, e nonostante i suoi impegni onerosi per il servizio che svolge, presso la CEI, trova il momento di rispondermi, con missive di avvenuto ricevimento delle mie.
Non sono passate inosservate le sue dichiarazioni in merito alla sentenza della corte di cassazione, che riporto testualmente:

*    Una "sentenza pericolosa" che limita fortemente "la garanzia di libertà sull'educazione che tanto richiede anche l'Europa.
Mi permette di smentirla
Forse sarebbe meglio, che lei citasse l’Europa in modo appropriato, perché .la storia le mi insegna docet. La suprema corte di cassazione ha valutato anche in base a quanto già  accennato nel 2010. Di seguito la storia.
 L'Italia, infatti, dal settembre del 2010 è al centro di una procedura d'infrazione da parte dell'Unione Europea per "violazione della concorrenza e illegittimo aiuto di stato". La sentenza era prevista per maggio 2012 e, di fronte a una (molto probabile) condanna, la Chiesa sarebbe stata costretta a pagare le tasse arretrate dal 2005 ad oggi. Ma, con questo colpo di spugna (demagogico per di più), molto probabilmente la procedura di infrazione sarà prima congelata e poi cancellata, così lo Stato del Vaticano inizierà a pagare solo dall'anno prossimo, risparmiando circa 4 miliardi di euro (secondo stime per difetto). Insomma, Monti fa pagare al Vaticano 10 per fargli risparmiare 1000. Piccolo excursus storico: perché proprio dal 2005? Perché proprio quello fu l'anno in cui Silvio Berlusconi decise di introdurre l'esenzione dall'Ici per la Chiesa, rispolverando una proposta del governo (di centrosinistra) Amato, ripresa dal secondo governo Prodi, in cui Pierluigi Bersani (proprio lui) era ministro dello sviluppo economico. È curioso notare come, in materia di agevolazione ecclesiastica e altre porcate come la legge elettorale del "porcellum", Pd (e predecessori) e Pdl si trovino sempre d'accordo.
Un'altra curiosità è rappresentata dalla guerra di cifre, che si è scatenata in questi giorni a proposito del futuro decreto legge. Secondo l'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) lo Stato risparmierebbe dai 500 ai 700 milioni di euro sicuri; l'Ares (Associazione di Ricerca E Sviluppo sociale) stima un rientro di ben 2,2 miliardi di euro; Avvenire, invece, basandosi su misteriosi dati che corrisponderebbero secondo il quotidiano della Cei ai conti pubblici, stima un risparmio di meno di 100 milioni di euro. Della serie povera Chiesa, che la facciamo pagare a fare?
Le "famiglie" in Italia sono circa 22 milioni. Dunque, come si vede nella tabella che segue, la chiesa costa ad ogni "capo-famiglia" (cattolico o no) circa 600 euro all'anno. Se consideriamo "sostanzialmente non-cattolici" il 70% di cittadini che non frequentano le chiese, questo vuol dire che la chiesa cattolica costa allo Stato quasi 2.000 euro all'anno per ogni "cattolico" e che il 70% di questo peso economico grava sui non-cattolici.
Qui si intende per "famiglia" ogni "nucleo familiare", anche composto di una sola persona. Quindi sono considerati "capi famiglia" anche coloro che vivono soli.

spese o perdite fisse dello Stato, per ogni anno
(valori 2007)
milioni di euro

Immobili di proprietà di enti ecclesiastici: esenzione da IVA e altre imposte statali
9.000,0
8 per mille sul gettito IRPEF
1.000,0
Insegnanti di religione nella scuola pubblica
682,0
Turismo cattolico, elusione fiscale (*)
650,0
Finanziamenti a scuole private
527,0
Esenzione delle attività commerciali ecclesiastiche da IRAP e IRES
500,0
Esenz. ICI per le proprietà ecclesiastiche
300,0
Grandi eventi (per es. Giubileo) (***)
250,0
Esenz. fiscale per i reddito delle scuole private (*)
150,0
Contr. regionali e comunali per gli edifici di culto (*)
126,0
Esenz. fiscali per l'attività dei preti, per es. funerali, matrimoni, battesimi (*)
45,0
Finanziamenti alle università cattoliche
44,0
Cappellani militari
10,8
Contributo al fondo di sicurezza sociale per i dipendenti del Vaticano
9,0
Fondo per gli edifici di culto
7,2
Contributi al fondo di previdenza per il clero
7,0
Esenz. fiscali ai dipendenti del Vaticano
4,0
Contributi agli oratori
2,5
Nuovi edifici di culto
2,0
Istituto S. Pio 5°
1,5
Assistenti religiosi nel SSN
1,2
Totale
13.319,2
   (*) stima approssimativa
  (**) imposta sul reddito dei fabbricati e delle persone giuridiche, imp. sulle compravendite
(***) media degli ultimi 10 anni

Tutto questo senza contare (mancano i dati) le elargizioni alle varie università, ospedali ecc. della chiesa, i contributi e le esenzioni fiscali alle associazioni di cattolici laici ed alle ONG gestite dalla chiesa: un giro d'affari che coinvolge almeno due milioni di persone, probabilmente con spese e perdite delle Stato intorno ai trecento milioni di euro all'anno.
Stiamo parlando di oltre 13 miliardi di euro, cioè ventiseimila miliardi di lire tutti gli anni, cioè  36 milioni di euro al giorno.  Per rendersi conto della portata del problema, basta considerare che con 13 miliardi di euro lo Stato potrebbe costruire  ogni giorno800 appartamenti di 75 mq ciascuno e venderli per 600 euro al metro quadro (un quarto del prezzo di mercato nel 2007) dando così  lavoro a circa 1 milione di persone, facendo sparire la disoccupazione (quella vera) e mettendo fine per sempre alla speculazione sugli affitti e sulle aree.

·          


Mi permetta, di far notare una contraddizione in terminis,a proposito  della citazione dell ‘ Europa che lei fa, perché stranamente poche settimane prima ,aveva espresso dissenso verso altre indicazioni suggerite dall’ Europa all’Italia, in materia dei diritti civili. intervenendo con vigore e sottolineando come non vincolante per l’ordinamento giuridico italiano .Ancora pochi giorni fa ha sottolineato come le priorità per il paese Italia sono altre, e lei non vede questa urgenza dell’approvazione dello governo di nuove forme di riconoscimento affettivo,  anche delle coppie gay. Vorrei capire se lei, interviene come vescovo, come cittadino o come politico, perché il suo argomentare, lascia ampio spazio ,a leggerla ,come preoccupato a una lotta di conservazione dello status quo, non a caso per lei l’Europa è vincolante per alcuni versi .mentre per l’altra no, più che dello status ad quem. Eccellenza, Come vescovo di una piccola chiesa, che ho la gioia di vivere lontano da questi inciuci e compromessi, mi rendo conto giorno per giorno, di come le parole del Vescovo di Roma, Sua beatitudine, Francesco, a proposito della non intromissione dei vescovi e del clero nelle questioni politiche di governo, trovano sempre più accoglimento.
Probabilmente sono io che leggo male le omelie e i discorsi del Papa Francesco ,perché lo ritengo uomo di Dio ,ma sono sempre più convinto che , la parola del Santo padre, lo riveli un profeta dentro a una chiesa clericale.
Smettiamola di pensare che sia la Chiesa cattolica ad affamare l'Italia".
Così lei conclude la sua dichiarazione riguardante la sentenza della cassazione.

Excusatio non petita, accusatio manifesta.


Le allego le risposte di alcuni italiani in merito alle sue dichiarazioni, ogni tanto conoscere l’odore delle pecore aiuta.
Con i sensi di stima.

+Mario Metodio

























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