mercoledì 11 gennaio 2017

I signori politi calabresi , leggano e si impegnino con i fatti. Accogliamo anche le povertà interne,dei nostri giovani e delle nostre famiglie. E' semplicemente vergognoso,che molti di questi,continuano ad ricevere stipendi altissimi,per organizzare ed assistere i propri cittadini,senza dimostrare nessuna capacità risolutiva.Anche le istituzioni ecclesiali,che operano nel concreto,non si lascino attrarre dal fascino economico dei rifugiati,investendo in strutture.e case di accoglienza,dimenticando o non provvedendo con la stessa alacrità,al popolo di Dio loro affidato




Povertà, nei centri della Caritas al Sud più italiani che stranieri

Povertà, nei centri della Caritas al Sud più italiani che stranieri

Sono gli italiani a costituire la maggioranza assoluta delle persone che si rivolgono ai centri Caritas per i poveri nelle regioni del Mezzogiorno, ma anche le regioni del centro-nord hanno registrato un vistoso aumento del peso degli italiani. E' quanto si legge nel rapporto 2016 di Caritas italiana su povertà ed esclusione sociale dal titolo "Vasi comunicanti" pubblicato oggi in occasione della Giornata internazionale contro la povertà.
Nel corso del 2015, si legge nel rapporto, le persone incontrate nei centri inclusi nella rilevazione sono state 190.465 (in media circa 115 persone a centro). Il 44,8% ha fatto riferimento a servizi collocati nelle regioni del Nord, il 32,2% a CdA (centri di ascolto) del Centro e il 23,0% a strutture del Mezzogiorno.
Il forte sbilanciamento dell`utenza verso i servizi del Settentrione, prosegue il rapporto Caritas 2016, non rispecchia l`incidenza della povertà in Italia ma è probabilmente ascrivibile da un lato alla maggiore ricettività e dimensioni dei centri di queste zone rispetto a quelli del Sud, dall`altro alla più alta percentuale di presenze straniere che nel Settentrione hanno fatto riferimento alle Caritas diocesane.
Gli stranieri al Nord rappresentano il 64,5% delle persone ascoltate (a livello nazionale il 57,2%); nelle regioni del Mezzogiorno al contrario sono gli italiani a costituire la maggioranza assoluta del totale.
Emergono quindi due diversi profili di povertà: un Nord e un Centro per i quali il volto delle persone aiutate coincide per lo più con quello degli stranieri; un Mezzogiorno più povero e con una minor incidenza di immigrati, dove a chiedere aiuto sono prevalentemente famiglie di italiani. Anche le regioni del Centro-Nord, tuttavia, nel corso degli anni hanno registrato un vistoso aumento del peso degli italiani.
Come per le precedenti edizioni - questa è la quindicesima - il Rapporto è frutto dell'analisi dei dati e delle esperienze quotidiane delle oltre duecento Caritas diocesane operanti su tutto il territorio nazionale, aggiornati al 2016.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.