domenica 5 ottobre 2014

NORME PER LE AMMISSIONI AGLI ORDINI SACRI E ALLA VITA MONASTICA

            per l’ammissione ai SACRI ORDINI (maggiori e minori) e norme per i corsi di studi teologici richiesti ai Candidati


1) per l’ammissione agli Ordini Minori, lettorato e accolitato, che si riassumono nell’Ordine del Suddiaconato, come si definisce ancora in Oriente: è previsto un corso di studi propedeutici di almeno 1 anno con relativo Attestato – previo accordo bilaterale con le Autorità Accademiche - presso un Istituto di Scienze Religiose della Chiesa cattolica romana o presso una Facoltà di Teologia sia cattolica romana che anglicana o valdese in Italia, con i corsi specifici istituiti in genere per i ministri straordinari dell’eucaristia o nel caso valdese per i laici impegnati in compiti ecclesiali (equipollenti)
Nel caso il candidato agli Ordini Minori, decida fare il percorso diaconale e presbiterale potrà ricevere una vestizione religiosa, semplice, senza voti monacali oppure nel corso degli anni, secondo le disposizioni del Superiore responsabile del percorso vocazionale e del Vescovo, una professione di voti monacali (è ovvio che chi chiede il percorso che porterà agli Ordini maggiori dovrà proseguire negli studi teologici)
2) per l’ammissione al Diaconato permanente (sia con voti monacali che uxorato ) un corso di studi almeno triennale con diploma finale (Tesi di Laurea breve) – dopo accordo bilaterale con le Autorità Accademiche –  presso un Istituto Superiore di Scienze Religiose (o presso una Facoltà Teologica sia cattolica romana che anglicana o valdese, ove fosse previsto un percorso di studi equipollente istituito per i candidati al Diaconato permanente o al Pastoralato presso i valdesi)

3) per i candidati al Diaconato e al Presbiterato si richiede il corso quinquennale ( o quadriennale ove ancora presso alcune diocesi o presso alcuni atenei si sia mantenuto questo piano di studi ) con relativo Diploma finale (Tesi di Laurea) – con accordo intercorso con le Autorità accademiche – sia presso un Istituto Superiore di Scienze Religiose che presso una Facoltà di Teologia cattolica romana o presso Atenei equipollenti valdesi, o anglicani, ove esistano più vicini alla propria residenza. La richiesta di seguire corsi presso Atenei non cattolici è concessa espressamente per motivi di ordine pratico e di vicinanza al luogo di residenza, soprattutto per candidati lavoratori, purchè, oltre all’esegesi biblica e alle altre materie principali,  vengano integrati con discipline e corsi che illustrino ampiamente la struttura della Chiesa cattolica originaria, sia romana che ortodossa (la Chiesa ortodossa è infatti una chiesa “cattolica” antica a tutti gli effetti) e abbiano a cuore lo studio dei Padri e dei primi Sette Concili Ecumenici e lo studio della storia della Chiesa Indivisa (primo millennio) secondo un’ecclesiologia e teologia patristica e apostolica approfondita.
Esistono tre vie per il presibiterato, come nella Chiesa Ortodossa di tradizione russa : Presbiteri sposati e Presbiteri celibi non monaci, ed infine Iero-monaci, cioè Presbiteri monaci con voti di monachesimo ( indicato  nelle Chiese d’ Oriente come “ordine” vero e proprio).
Le ammissioni al Diaconato e al Presbiterato dei candidati, alla fine dei corsi e dopo il conseguimento delle rispettive Tesi di Laurea, sono stabilite, udito il Consiglio Presbiterale (a votazione di maggioranza)  secondo l’ultimo insindacabile giudizio del Vescovo.
Vi sono alcune deroghe alle disposizioni presenti, stabilite in genere dettagliatamente dallo Statuto della Chiesa, che tengono presente delle condizioni personali e sociali  del candidato (età e condizioni di salute, o altre circostanze salienti della vita )  e che vanno valutate –  su istanza del candidato stesso – dal Consiglio Presbiterale, convocato appositamente dal Vescovo Primate, che avrà l’ultima definitiva decisione in merito sul caso.
* La necessità di inviare studenti e candidati presso questi Istituti ed Atenei è dovuta al fatto   che la nostra Chiesa non possiede i mezzi economici e tecnici per poter istituire queste realtà accademiche e culturali.


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